E’ con piacere e soddisfazione che ricordiamo Padre Muzio Ventrella, il fondatore dell’Associazione MDE – Movimento Dehoniano Europeo, con una messa celebrata nel Centro Dehon dei Padri Dehoniani in via Marechiaro 42, domenica 13 novembre alle 12.
Vogliamo qui di seguito riportare alcune, brevi testimonianze dirette di chi l’ha conosciuto e l’ha accompagnato nella sua missione di volontariato sociale.
Padre Muzio Ventrella, prete dehoniano, docente di musica, comunicatore, formatore, animatore di comunità, scrittore, per molti anni direttore responsabile della rivista Messis dei padri Dehoniani.
Nell’ambito del “volontariato” è stato un anticipatore del concetto di “Impresa sociale”, battendosi sempre con forza per la promozione di azioni di cooperazione a livello
europeo e internazionale, anche interreligioso.
Come scrisse un suo studioso: «Progressivamente egli sostituisce, al ministero strettamente sacramentario, una pastorale integrale ove l’elemento umano, sociale, spirituale si completano a vicenda».
Questa frase, che sembra scritta per padre Muzio, in realtà fu scritta da Giuseppe Manzoni, studioso di Leone Dehon, ma ben si addice all’operato del nostro fondatore, praticato nel corso della sua esistenza cristiana.
Ecco alcune testimonianze
Padre Muzio,
- Uno dei veri studiosi dei testi di padre Leone Dehon (1843-1925), del quale ha apprezzato e seguito con impegno la sua visione di vita.
Come lui, prete, scrittore, apostolo della dottrina sociale della chiesa, missionario, viaggiatore, educatore e fondatore dell’Associazione come luogo di aggregazione di giovani, per svilupparne le personalità.
Sostenitore, come lui, che accanto al servizio sacramentale debba svilupparsi una presenza pastorale in ambito sociale, culturale e spirituale.
“Il nostro scopo è la salvezza della società mediante l’associazione cristiana”. - Ha scritto e agito secondo una visione non solo assistenzialistica, ma di solidarietà sociale, anticipando il concetto di “impresa sociale” che, solo ora, inizia a prendere piede nella legislazione italiana.
- Ha mostrato un piglio e una forza che potevano sembrare autoritaristici, a conferma delle sue idee e del suo credo, ma poi pronto a rivedere le sue decisioni, … anche se parzialmente!
- Ha vissuto molto intensamente e viaggiato anche molto, e anche sofferto molto, fisicamente e moralmente, spesso anche solo.
- Ci manchi, Muzio, ma continueremo a operare come ci hai insegnato e come già operiamo, secondo le tue preziose indicazioni.
Il Consiglio direttivo di MDE
-oOo-
L’associazione internazionale MDE di Minsk si augura che la grande opera umanitaria del nostro Presidente padre Muzio non muoia mai.
Padre Muzio è stato un uomo eccezionale, una persona di grande intelligenza e di grandissimo cuore. Si è dedicato per molti anni ai bambini malati e alle persone bisognose in tutto il mondo. Aveva una sensibilità particolare verso i problemi più gravi che possano riguardare qualsiasi persona della nostra Terra.
Dopo il disastro di Chernobyl padre Muzio è arrivato in Bielorussia, e per 20 anni ha diretto un’attività straordinaria di volontariato nel nostro Paese. Abbiamo creato insieme un’associazione ONLUS a Minsk e in stretta collaborazione con i nostri colleghi di Napoli abbiamo svolto più di 10 progetti per la Bielorussia, apprezzati a livello internazionale.
Padre Muzio ha avuto tanti amici in Bielorussia tra gli uomini dello Stato e tra gli intellettuali che hanno elogiato molte volte il valore della sua attività umanitaria. Ma il bagaglio umano più prezioso per il padre Muzio e i suoi amici più cari sono stati da sempre i volontari che partecipavano ai suoi progetti con la stessa sua passione.
“Caro Muzio, riposa in pace… Ci hai lasciato la tua umanità, la tua generosità, la tua bontà. Che la tua passione per la vita rimanga in noi e sia d’esempio per tutti i volontari.”
Soci fondatori della MDE di Minsk, Olga Krukovskaya, Maryanna Saleeva, Vadim Saleev, Zinaida Zaiko, Denis Ivanov, Snezhana Mazol, Alexander Pautin e più di 100 volontari bielorussi.
-oOo-
A nome della Comunità del Santuario Gesù Bambino di Casa Russo a Sant’Antonio Abate, un ricordo di Padre Muzio Ventrella, guida spirituale ed educatore, caro ad almeno tre generazioni del nostro piccolo borgo dell’entroterra stabiese al confine con l’Agro Nocerino-Sarnese, ringraziandolo per la Sua fervida attività ultra-ventennale presso la locale Casa dei Padri Dehoniani.
Tanti i ricordi. Il mio personale è quello di un adolescente che ha avuto, come tanti, la possibilità di vivere, almeno in parte, il grande fermento culturale degli anni ’70 frequentando il gruppo di giovani – e meno giovani – al Centro Sociale “Leone Dehon” animato da P. Muzio e dagli altri confratelli. Egli ha saputo instillare in molti di noi quella voglia di emancipazione e di riscatto sociale, base di partenza per la formazione culturale e professionale di tanti cresciuti nella nostra piccola Comunità Parrocchiale.
P. Muzio è stato un “edificatore” infaticabile che ha speso la Sua vita per i giovani, soprattutto quelli meno fortunati. Per tutti noi un esempio di “tenacità”, una caratteristica – come ripeto spesso ai miei studenti – propria di alcuni materiali ma che ben si adatta a descrivere la capacità di alcune persone di riuscire a preservare la loro resistenza anche nei momenti di carico eccessivo e di grande difficoltà. E di momenti difficili ne ha vissuti non pochi.
Grazie Muzio!
Mimmo Caputo Professore di scienza e tecnologia dei materiali Università Federico II
-oOo-
P. Muzio l’ho conosciuto negli anni 80. E’ venuto a parlarmi delle sue difficoltà con i responsabili della sua Provincia a causa di visioni diverse sull’impegno sociale. Abbiamo parlato a lungo ed è rientrato in comunità disposto a dialogare per poter realizzare i suoi progetti.
Era un innamorato del P. Dehon sociale e voleva viverne lo stile. Sappiamo tutti quanto abbia vissuto e realizzato un impegno sociale dehoniano con le varie iniziative alle quali ha dato vita.
Per quanto mi riguarda ho trovato in P. Muzio un sostegno quando in missione in Camerun ho avuto bisogno di aiuto per le attività sociali e di sviluppo che animavo. Si è subito dato da fare per trovare dei mezzi per realizzare diverse iniziative di sviluppo, specialmente quella legata al progetto “L’eau c’est la vie” per il grave problema dell’acqua potabile. P. Muzio ha subito capito l’importanza e attraverso l’Associazione MDE – Movimento Dehoniano Europeo mi ha fatto avere delle somme per alcuni anni in modo che con il suo patrocinio abbiamo realizzato più di 50 pozzi per altrettanti villaggi che erano privi di acqua potabile.
P. Muzio era una personalità forte, alle volte non facile, ma ha realizzato cose meravigliose a vantaggio dei poveri, sia nei Paesi dell’Est che in Africa. Tante persone gli devono riconoscenza per i benefici avuti attraverso di lui e le sue iniziative. Resta un esempio per tutti noi per come ha incarnato lo spirito sociale di P. Dehon e di come l’ha vissuto.
P. Antonio Panteghini